Cosetta che ho scritto.

.Ily;

Posted on 14/6/2012, 01:39

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Ooook, vorrei condividere con voi una "cosa" che ho scritto pochi minuti fa, ci ho messo un'ora o due ma va bè, non credo nemmeno che sia finita... Anzi, non è finita e non so se la finirò mai! :=p:

E' più che altro una riflessione, uno sfogo personale, infatti la scrittura è anche un po' troppo diretta e sciatta in alcuni pezzi. I'm sorry! ahah

Sarei dovuta nascere quando ancora ci si guardava negli occhi, quando niente era troppo scontato o troppo noioso, quando per parlare non bastava un click sulla chat di un social network, quando le parole erano vere, si ascoltavano e si perdevano nell'aria come fumo. Ora il fumo è quello delle sigarette tenute in mano dai ragazzi e le ragazze, troppo giovani, che fanno a gara a chi è più stronzo e chi è più troia. Questo è un mondo di finsione, dove chi è più ipocrita ed esibizionista vince. Cosa vince? Niente, perché nessun sentimento di amicizia, amore o odio può essere vero in un mondo superficiale. Invidio i miei genitori e i miei nonni, loro non hanno idea di quanto siano stati fortunati nel vivere emozioni ormai quasi svanite: stare a casa ore vicino al telefono aspettando una telefonata che avresti perduto se solo ti fossi trovato in qualsiasi altro posto, e quando il telefono squilla il cuore si ferma. Le foto avevano più significato, la musica non era solo un insieme di suoni ripetitivi privi di logica e armonia, la musica era arte, e dietro l'arte c'erano gli artisti, quelli veri.
La comunicazione era diversa. Più lettere venivano spedite, e quando parlo di lettere non intendo i poemi su facebook scritti dalle ragazzine in cerca di attenzioni, che mettono in mostra i loro sentimenti come se questi fossero motivo di vanto, come per dire: "hey, guardatemi, io ho amici, provo emozioni!". NO. Io parlo delle lettere, quelle scritte a mano, quelle vere e spontanee, che restano segrete. Le persone,erano diverse. C'era più coraggio, basta pensare agli innamorati che dichiaravano il proprio amore senza nascondersi dietro lo schermo di un computer o di un cellulare, perché non c'era nessun'altra alternativa se non quella di buttarsi e provare a vivere.

Scusatemi se fa schifo. =P E ovviamente Garrett è stato la mia ispirazione, come al solito. u.u

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